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Tastiere e Lettori: la guida definitiva del professionista per scegliere la soluzione giusta (e non finire nei guai col cliente)
Quando si parla di controllo accessi, molti pensano ancora che “una tastierina qualsiasi da 20 euro” risolva tutto. E purtroppo, tanti installatori lo scoprono nel modo peggiore: richiamo del cliente, impianto che non funziona, tempo perso, reputazione che ne risente.
Chi lavora davvero nel settore lo sa bene: il controllo accessi non è tutto uguale. Ogni contesto ha un livello di rischio diverso e ogni livello richiede il prodotto corretto. In questo articolo partiamo dai problemi più semplici fino ai casi più delicati, così puoi scegliere la soluzione giusta senza sorprese.
1. L’accesso interno a un’area riservata: il caso più semplice e diffuso
In questa situazione non c’è rischio di effrazione: siamo dentro un’azienda, un magazzino, un locale tecnico o un’area interna dove è sufficiente limitare l’accesso al solo personale autorizzato. È come dare una chiave… ma senza la chiave.
Per questo scenario la soluzione più logica è una tastiera con codice, affidabile e semplice da programmare. La GIBIDI DCD300 risponde perfettamente a questa esigenza: relè a bordo, retroilluminazione, tasti fisici grandi e NO-touch, programmazione chiara e stabile. Non promette funzioni complesse, ma fa esattamente ciò che serve: controllare un accesso interno con semplicità e affidabilità.
2. Codici no, solo tessere: il controllo accessi in piccoli parcheggi, campeggi e aree condivise
Ci sono casi in cui non vogliamo usare codici, oppure non ha senso farlo. Pensa ai piccoli parcheggi privati, ai campeggi con servizi riservati, a bagni accessibili solo a chi ha pagato un supplemento. Qui serve consegnare una “chiave fisica” moderna: la tessera RFID.
Il lettore LEO è perfetto per queste installazioni: accesso tramite tessera RFID, nessun software, nessuna reportistica, immediato e stabile. Questi sistemi non devono gestire log o autorizzazioni complesse. Devono semplicemente funzionare ogni volta che una tessera autorizzata viene avvicinata. E lo fanno in modo impeccabile.
3. Quando la sicurezza è la priorità: tastiera esterna con relè remoto
Qui il livello cambia completamente. Ci troviamo in un punto esposto, all’esterno, dove chiunque può tentare una manomissione. In questi casi, installare un dispositivo con relè a bordo è un errore che un professionista non può permettersi. Serve un sistema in cui la tastiera è fuori, il relè è dentro al sicuro e, anche smontando la tastiera, l’accesso resta impossibile.
La soluzione ideale è la MTPAD di XPR: tastiera professionale con relè remoto, sicurezza elevata anche in caso di tentativi di effrazione, possibilità di usare PIN, RFID o doppia sicurezza PIN + RFID, costruzione solida e duratura. Quando il cliente richiede sicurezza reale, un prodotto del genere non è un optional: è indispensabile.
Perché un professionista non può lavorare con prodotti da marketplace
Un controllo accessi installato in un’azienda, in un parcheggio, in un condominio o presso un cliente privato deve funzionare sempre, senza falsi contatti, senza blocchi e senza sorprese. Un professionista non vende un dispositivo. Un professionista vende un risultato: l’accesso giusto alla persona giusta, nel momento giusto, in totale sicurezza. E questo risultato si garantisce solo utilizzando materiale professionale, affidabile e testato.
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